Business plan: come realizzarlo in 10 facili mosse

Pubblicato da Patrick Colombo il

Il business plan è un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale. Viene utilizzato in particolare verso potenziali finanziatori o investitori, sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna. La nascita di un nuovo progetto aziendale deve essere sostenuto sempre da uno studio che ne dimostri la fattibilità, o comunque che sia in grado di fornire delle linee guida sulle quali basare l’impresa.

Cerchiamo di capire in che modo è possibile redigere un buon business plan in 10 facili mosse:

1) Dati dell’imprenditore. Chi sei? è la prima domanda che qualsiasi investitore pone all’imprenditore. Importante la storia e l’esperienza di chi propone il progetto.

2) Descrizione dell’idea. Evidenziare gli obiettivi e le motivazioni. Identificare il prodotto o servizio che s’intende offrire, le caratteristiche, il valore aggiunto offerto e i suoi punti di forza rispetto alla concorrenza.

3) Analisi di mercato. Evidenziare i risultati di un’accurata indagine nel settore in cui si vuole operare considerando le normative che lo regolano, valutandone la profittabilità media, le eventuali economie di scala e il potere contrattuale dei fornitori. Importante l’analisi SWOT con i punti di forza, debolezza e i killer factors.

4) Strategia di marketing. Determinare gli obiettivi commerciali ed elaborare un piano operativo che riguardi il prezzo di vendita del prodotto o servizio erogato (confrontato con quello dei competitors), le politiche promozionali e distributive, le strategie di comunicazione e pubblicità.  

5) Struttura organizzativa. Delineare la forma giuridica della società; la sua struttura, evidenziando le funzioni dei singoli collaboratori e le sue dinamiche.

6) Previsioni economiche. Si parte dai ricavi, questo permette di non essere condizionati dalle risorse disponibili, notoriamente scarse.

7) Fonti di copertura investimenti, costi fissi, costi variabili e budget del personale. Stimare il fabbisogno finanziario, calcolando le uscite di cassa per le risorse necessarie al funzionamento dell’impresa. questo permetterà di stimare il MOL (margine operativo lordo) prima di partire col progetto.

8) Stato patrimoniale e conto economico. Effettuare una stima quadriennale  delle attività e passività dell’azienda tenendo conto dei ricavi d’esercizio e dei costi di gestione.

9) Flussi di cassa. questi verranno stimati con una riclassificazione finanziaria del bilancio civilistico. Permetteranno alla banca di capire quali aree gestionali li generano.

10) Allegati. Completare il piano allegando accordi con fornitori  o clienti strategici, grafici e indici patrimoniali, economici e finanziari principali per verificare la bontà ma soprattutto la sostenibilità dell’idea imprenditoriale.


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