Start Up: come fare per ottenere dei finanziamenti

Pubblicato da Patrick Colombo il

Se il percorso che ha portato a definire lo status delle start up in Italia non è stato rapido né semplice, creare l’ambiente ideale perché queste si sviluppassero è stato altrettanto complicato.

Il decreto legge 179 dell’ottobre 2012 – ribattezzato in un secondo momento Sviluppo 2.0 – è stato un passo necessario anche se non sufficiente per fare in modo che queste aziende, spesso familiari, quasi tutte con un numero davvero molto ridotto di dipendenti e di conseguenza, anche a forte rischio di contrazione, potessero in qualche modo creare reddito e svilupparsi. Tuttavia, è risultato subito chiaro che, aldilà della tutela imprescindibile, serviva altro: occorrevano finanziamenti ad accesso agevolato e immediato.

Come documentarsi sui finanziamenti disponibili

Oggi in Italia esiste uno strumento piuttosto interessante del quale le aziende in fase di start up spesso non sono nemmeno a conoscenza: si tratta di una piattaforma, denominata Smart&Start Italia. Questo tool è stato creato per avere informazioni e accedere al credito stanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, per promuovere su tutto il territorio nazionale una nuova imprenditorialità e aiutare le nuove aziende, più piccole, a crescere ed espandersi.

Smart&Start contiene tutta una serie di agevolazioni fiscali e accessi a finanziamenti che per la prima volta sono esclusivamente destinati alle start up innovative, localizzate su tutto il territorio nazionale. La grande novità è che non si parla solo di aziende italiane ma anche di imprese straniere interessate a investire nel nostro paese.

Un’apertura importante per le aziende piccole o anche piccolissime, ma soprattutto per un esercito di persone fisiche che costituiscono il cosiddetto tessuto delle ditte individuali che, nel nostro paese, è davvero molto esteso.

Chiunque abbia un’idea per creare una start up innovativa può farlo partendo proprio dall’accesso alle agevolazioni prima ancora di costituire una società: un aiuto considerevole, perché significa partire con le spalle coperte o non partire per nulla.

I programmi ammissibili a Smart&Start sono quelli che apportano un significativo contenuto tecnologico e innovativo, in particolare tutte le aziende che operano nel settore online, dalla vendita di prodotti, alla consulenza, fino alla fornitura di servizi. L’altra fascia interessata è quella delle realtà che si occupano di sviluppare prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale. Le aziende che lavorano nella ricerca, sia pubblica che privata, rientrano anch’esse tra quelle che possono accedere ai finanziamenti.

Chi e come richiedere i finanziamenti

Smart&Start Italia finanzia progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100mila e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento e sostenere costi di gestione aziendale. Le spese devono essere sostenute entro due anni e devono riguardare macchine o impiantistica, brevetti o licenze, hardware o software, certificazioni, progettazioni di espansione tecnologica o strutturale; insomma, praticamente quasi tutto, anche marketing e pubblicità.

Rientrano nella sostenibilità del programma anche tutti i costi di gestione per i primi due anni di attività: e dunque affitti, utenze e forniture di qualsiasi tipo, i leasing per l’acquisto di macchine o materiali, gli stipendi (si parla di salari per personale dipendenti ma anche di consulenze per i freelance esterni).

Questo per quanto riguarda i rimborsi rispetto alle spese sostenute: per quanto concerne invece i finanziamenti rispetto alla propria nascita e crescita, Smart&Start prevede finanziamenti agevolati senza interessi di valore pari al 70% delle spese e/o dei costi ammissibili. Questa percentuale è elevabile all’80% nel caso in cui la società sia interamente costituita da donne o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottorato di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

Le start up innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, sono ulteriormente agevolate: restituiranno solo l’80% di quanto erogato in una durata massima di otto anni.

Il Ministero ha previsto anche una serie di consulenze gratuite, definite di tutoring, per tutte le imprese in fase di start up che vogliano essere affiancate nella loro fase di gestione più delicata.

Smart&Start è stato da poco ulteriormente rinnovato e ampliato, e continua ad avere a disposizione crediti e finanziamenti che rischiano di restare senza destinazione. Ogni operazione, da quella più banalmente informativa a quelle di richiesta o attuativa si svolge facilmente online.

La piattaforma di riferimento è all’indirizzo www.smartstart.invitalia.it

 


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