Fondo d’investimento: come sceglierlo

Pubblicato da Patrick Colombo il

La scelta di un fondo d’investimento  è per l’investitore un passaggio delicato e di grande importanza nella gestione strategica delle proprie attività finanziarie. Dovete sapere che esiste una relazione lineare fra rischio e rendimento.

Si tratta di una delle prime attività alle quali dedicarsi nella pianificazione di un buon piano di investimento. Le strategie possibili sono varie e vi sono alcuni elementi che vanno necessariamente tenuti in considerazione. Ma andiamo per gradi: innanzitutto, che cos’è un fondo di investimento?

Cosa è il fondo d’investimento

Se partiamo da una definizione di base, possiamo descrivere un fondo di investimento come un grande contenitore di prodotti finanziari. Al suo interno, confluiscono i diversi capitali individuali di più investitori, grandi o piccoli che siano. Da una parte questo permette al gestore di seguire  un “pacchetto” unico di investimenti, rendendo più semplice ed efficiente la sua cura. Dall’altra investire in un fondo permette anche ai piccoli e medi risparmiatori, riuniti appunto in un salvadanaio più consistente, di accedere a possibilità di investimento che singolarmente gli sarebbero precluse.

Esistono differenti tipi di fondi d’investimento, a seconda degli obiettivi specifici del fondo e delle particolari modalità di investimento del patrimonio accumulato.

Le principali categorie di fondi riguardano l’investimento in prodotti finanziari comuni, come la liquidità o le valute estere, i pacchetti azionari od obbligazionari, oppure i beni immobiliari.

L’ammontare complessivo di risorse raccolte viene depositato presso un istituto bancario, per poi essere preso in carico e gestito nel tempo dal soggetto al quale l’investitore si è rivolto. Questi sono normalmente istituti di credito e società dette SGR, ossia “società di gestione del risparmio”. Queste società sono solitamente parte di un gruppo bancario o assicurativo strutturato e dovrebbero essere istituite per meglio seguire gli interessi degli investitori senza cadere in conflitti di interessi.

Oltre alla più comune gestione di un fondo d’investimento, attraverso una società di gestione del risparmio, vi è anche la possibilità di affidare i propri investimenti a un soggetto autonomo, come il consulente finanziario indipendente.

Perché rivolgersi ad un consulente indipendente

Molti risparmiatori decidono di investire in quote di un fondo, vedendo in questa scelta una possibilità di rendimento altrimenti impossibile per le proprie capacità, oppure su consiglio di un istituto bancario, che dalla gestione dell’investimento ricava poi una percentuale di profitto.

Il principale problema nell’affidare il proprio capitale a una società di gestione del risparmio, si annida nella struttura stessa del soggetto. Gli obiettivi di un fondo gestito in questi termini saranno sempre e necessariamente in linea con gli interessi specifici del gestore, in certi casi a scapito di quelli dell’investitore.

La possibilità di investire in fondi attraverso il supporto di un consulente finanziario indipendente, al posto di una banca o di un istituto assicurativo, permette al risparmiatore di affidarsi a un soggetto che ha come unico interesse il cliente . In questo modo, i vantaggi dei fondi d’investimento sono affiancati da una cura esclusiva e priva di qualsiasi conflitto d’interessi.


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